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GINETTO…

 

“Evoca d’un colpo istinti carnali e mistiche ascetiche...L’angelo e il demonio insieme...Una dark lady di nome Beatrice...Il tormento e l’estasi....Per te, il massimo...”

 

 

“Ginetto, che cazzo fai? Apri, o non apri?”- si spazientì Sandro.

No, non apro...Scusate, ero soprappensiero...Anzi, se permettete, non gioco più e me ne vado a dormire...Tanto, posso alzarmi dal tavolo, no? Visto che sono io che sto perdendo...Continuate voi...”.

Va bene...Tanto c’è Oronzino che si stava scaldando a bordo campo...

-disse l’ Antonio, riuscendo a staccarsi la sigaretta, che gli si era attaccata alle labbra, senza bruciarsi, ma per miracolo.

Allora...Signori, c’è un seguito! E alla presenza, buonanotte!”.

 

Aspettami!” - disse Cosimino, che aveva assistito alla partita comodamente seduto a bere birra e a mangiare noccioline americane- “Vengo con te!”.

 

-...E così, caro mio, abbiamo perso, ‘stasera...Non succedeva da tempo memorabile...Ma c’è una spiegazione...Vuol dire che sei fortunato in amore...

-Devo ridere, o è facoltativo?

-Vedi tu...E poi succedono fatti impensabili, da un po’ di tempo a questa parte...

- e qui Cosimino si sprofondò sulla sedia del bar davanti al giardinetto dove avevano parcheggiato la macchina

-Primo: perdi a poker...E non mi ricordo più quando mai ti ho visto perdere a poker in tutti questi anni...Forse è addirittura la prima volta...

-C’è  sempre una prima volta...

 

-Secondo...- continuò e si riassestò la maglietta, impregnata di sudore, sull’incipiente pancetta e tracannando direttamente dalla bottiglia la birra e la gazzosa che aveva mischiato

-Fumi come un Turco...Due pacchetti al giorno, stima in difetto...Tu che quest’inverno, quando venni a Milano, me lo sto ricordando bene, avevi smesso, giurando e spergiurando che mai più...Ma che farci? Non ci sono più gli uomini di una volta...

-Ma guarda da che pulpito...Ha parlato l’alcolizzato cronico...

 

-Terzo...- ricominciò, aggiustandosi le stanghette di metallo degli occhialini.

-Terzo...- lo interruppe Gino -Quando ti pensi che non mi hai fatto niente, mi hai già rotto i coglioni..

-Terzo...- riprese quello, impassibile, come se nemmeno avesse sentito l’interruzione -Sei insolitamente teso e nervoso...Anche questa ultima affermazione, oltre a rivelare la tua fine educazione, di matrice oxfordiana, direi, diventa altrimenti spia di un evidente e profondo disagio interiore...

 

-Tu hai sbagliato mestiere...Dovevi fare lo psicologo, non il meccanico...Forse si sono sbagliati quelli della Scuola Radio Elettra di Torino a mandarti le dispense su cui ti sei acculturato!
-Maturità scientifica, caro! Ho la maturità scientifica, che serve a tutto, non come voi del classico, che siete capaci soltanto di citare stronzate in latino...Inoltre, laureando in ingegneria, prego, ultimo anno fuori corso...

-Sì, ultimo anno, e fuoricorso da quindici!

-Ancora, artista del ferro battuto, prego, per cui l’attività di meccanico, lungi dall’essere mestiere, si configura come semplice passatempo. Hobby...Chiaro? Ma…Ma soprattutto, prossimo imprenditore, se mi farai finalmente parlare della mia idea e mi darai retta...

Però tanto l’estate è lunga, ci riuscirò, ci riuscirò sicuramente, prima che tu riparta...C’è ancora tempo per decidere cosa farò da grande...Ma adesso non mi interrompere più e non mi fare più cambiare discorso...

Dunque, dicevo, ci sono solamente due spiegazioni possibili ai tuoi comportamenti strani su menzionati: o ti sei rincoglionito di colpo, o ti sei innamorato...Propenderei decisamente per la seconda ipotesi, che poi è la stessa, anzi: la spiegazione della...

-Quando la finisci?

-Eh, caro mio! Hai voglia! Tu puoi contarla agli altri...Ma a me non mi prendi per il culo…Cosimino, veggente e mago, tutto sa, è curiosissimo, tutto vede e prevede…E’ quella santarellina bionda dagli occhi angelici, un angelo caduto in volo, quella signora bene che viene dal Nord, splendida splendente, che ti ha fatto sprofondare nella sofferenza...

 

-Quando ami, finisce che soffri sempre...E poi, anche da soli, non è che si stia meglio...Si sta peggio...A me la solitudine, la solitudine affettiva, dico, mi fa paura, ormai...E’ l’unica cosa che adesso che mi fa paura...Anche perché non voglio accontentarmi della prima che passa, di una qualunque, di una tanto per....Sarebbero comunque un ripiego...E io nonostante tutto non voglio un ripiego...Voglio una che sia per me!

 

-E’ vero, forse...Ma, da soli, ci si abitua...E non si soffre più...Ti fai una bella scopata con la prima che capita, quando capita...

Poi, quando hai finito, ti alzi, ti accendi una sigaretta, e le dici subito, dico: subito, a scanso di equivoci, o complicazioni: - Mi dispiace, devo andare...

Te ne vai via e la mattina te la sei già dimenticata....Così nessuno ti rompe i coglioni....E fai che cazzo vuoi, fino alla prossima...La stessa scena...

Ma se te la ricordi, se continui a pensarla, se cedi appena un momento alle insistenze di quella che si sente abbandonata, anzi, che ti si attacca proprio perché te la sei fatta e l’hai lasciata là come una stronza, subito dopo, appena un attimo dopo aver finito, beh…

Se te la ricordi, sei fottuto, amico mio...Meglio starsene da soli, credimi...Con te ci risiamo...Guarda che ti conosco meglio di te stesso...Anche se fai la faccia da duro, se vuoi fare il menefreghista, se stai disperatamente lottando per non lasciarti andare...Oramai sei fatto, amico caro...Loredana di qui, Loredana di lì...Eh, caro amico...Oh, dio, la santarellina...C’è una parte di te che la vuole e una parte di te che non la vuole...Ti stai illudendo di essere innamorato, a forza, ti stai sforzando tu...Ah, certo, roba buona, la divina...La volgarità e la finezza, al tempo stesso...Evoca d’un colpo istinti carnali e mistiche ascetiche...L’angelo e il demonio insieme...Una dark lady di nome Beatrice...Il tormento e l’estasi....Per te, il massimo...Vedi, tu sei dissociato...No, dissociato, davvero...Da un lato, cerchi la donna brava - ragazza, tutta casa e famiglia, che sia cara e affettuosa, dall’altro, dopo un po’, ti annoiano se sono così, ti attirano soltanto quelle che sono troie, anzi: più sono troie e più ti piacciono, sembra che te le vada a cercare apposta, col lanternino, salvo poi lamentarti, quando l’hai trovate e ci sei stato, dopo un po’, che non sono brave ragazze e, giustamente, invece di fare la moglie fedele e la compagna di vita, si comportano subito da emerite puttane...

 

-Guarda, mi devo complimentare...No, dico davvero, complimenti! Hai raggiunto un livello di stronzaggine veramente inarrivabile!

 

-Eh, caro mio...Adesso fa la santarellina...Ma poverina...Guarda che ti sta raccontando un sacco di palle...Una storia sfortunata, scommetto, alle spalle...Un indicibile dolore, vuoi mettere? Una situazione oramai per lei insostenibile...E tu bevi, bevi tutto...
-Qui se c’è uno che beve, questo sei tu, che ormai hai l’obesità irreversibile dagli ettolitri di birra che riversi quotidianamente nel tuo stomaco...
-E tu bevi, bevi, bevi…Anzi: ti dispiace…Cazzo: ti dispiace! Sei rammaricato, sei addolorato! Principe azzurro da strapazzo, sei già partito, lancia in resta, alla conquista della principessa sul pisello...Anche se sul pisello non ce l’hai ancora messa, naturalmente, la santarellina...
Te ne guardi bene, neanche a pensarci, non ci hai nemmeno provato, perché ti sembrerebbe di profanarla...Ora la devi salvare...Sì....Se fosse un film? Se tosse un film...lo ti salverò!

Ma guarda che non puoi tirarla fuori da dove si è cacciata, credimi! Tu non puoi salvarla! Tu non devi salvarla! Finirai solamente con il rovinarti tu! Succede sempre così! Finirai di sicuro con il rovinarti tu, mentre lei, in un modo o nell’altro, si aggiusterà per fatti suoi, altro che essere tu il suo salvatore, il suo eroe. Eroe, ricorda! Stai attento! Non prenderla sul serio! Lo sento chiaramente...

Quella ha troppo passato dietro di sé e troppo poco futuro...Bella davvero, ma pericolosa...Bella senz’anima...Roba che scotta...Come i santoni Indù, dovresti riuscire a camminare sopra i carboni ardenti senza bruciarti...E tu non ci riuscirai mai...Dovresti essere altamente figlio di puttana...E tu non ne sei capace proprio...Tu sei capace soltanto di essere buono, troppo buono, di darle sempre tutto te stesso, di buttarti allo sbaraglio senza pensarci, di ripetere ‘amore mio, amore mio’ e basta!

 

-Adesso, se hai finito la predica, andiamo in pace! Vorrei ritornare a casa, se mi ci porti...Domani mattina mi devo svegliare presto...Alle nove...
-Presto? All’alba, vuoi dire...E come mai questa levataccia, se è lecito?
-Sì, perché in mattinata mi devo sbrigare tutta una serie di commissioni urgenti, perché poi di pomeriggio devo andare a prendere Loredana...

-Ecco perfetto! Che cazzo ho parlato a fare? Fatica sprecata...Comunque ti ho avvertito, io...
-Grazie! Sei stato di una delicatezza squisita...Grazie davvero per la comprensione e la sensibilità che hai dimostrato nei miei confronti...
-Non c’è di che! Cazzi tuoi, a questo punto...Ricordati almeno quello che ti ho detto..


-Ma metti in moto! Anzi, guido io! Tu sei in evidente stato di ubriachezza..
-Beh? E se pure così fosse? In vino veritas, no?
-Sì, in vino veritas..Ma in birra stronzaggine!

 

 

-Tieni! Scendi! Vattene a dormire! Cosimino, ce la fai da solo, o ti devo reggere io?
-Ce la faccio...Ce la faccio...
-Beh, buonanotte e sogni d’oro!
-Eh?!? Che sogni d’oro? Sono di ferro...Di pietra...Macigni...Pesanti, i sogni miei....Così pesanti, che quasi non li reggo più, ormai...
-E i miei, no? Quando non dormo, dico, più di quando dormo, il peso dei sogni mi opprime; intanto però è l’unica cosa che mi dà la forza di continuare...

 


 

Egregio Responsabile del personale
LA LIBERTA’
PIACENZA


Con la presente, le notifico a tutti gli effetti, a causa di insuperabili motivi familiari, di voler rassegnare le dimissioni dal mio rapporto di lavoro presso di voi, a far data dall’inizio delle mie ferie dal giorno 1 agosto u.s.

 

Ai sensi della normativa vigente, ciò valga anche quale formale preavviso da me dovuto.

 

Vogliate provvedere a inviarmi quanto di mia competenza e ogni altra eventuale comunicazione al mio indirizzo di residenza.


Distinti saluti


Loredana Ferrari

 


 

x GIANNI


Mia sorella mi ha detto per telefono che non le hai creduto minimamente per quanto ti ha detto riguardo a me, e che stai continuando a insistere, per cercarmi.

Ho deciso così di scriverti io direttamente queste due righe, che ti arriveranno alla

e-mail del tuo ufficio...La farò spedire subito...Mi raccomanderò bene di cancellare in tutti i modi i riferimenti, facendo risultare una anonima casella, così che non potrai sapere da dove provenga...

Mi trovo lontano. In un posto che non ho intenzione di dirti. E non insistere. Smettila di importunare mia sorella, che non sa niente e che non c’entra niente.

Guarda che tanto è tutto inutile, io non voglio vederti più e non voglio nemmeno parlarti a voce, altrimenti ti avrei telefonato, ma non ho nessuna intenzione di farlo, né adesso, né mai.

Se tu non l’avessi ancora capito, fra di noi tutto è finito.

Me ne sono andata via apposta.

Dopo questa mia specie di vacanza, chiamiamola così, me ne andrò da qualche parte, mi cercherò un lavoro e mi rifarò una vita. Da sola. Comunque senza di te. Tornando al nord, ti lascerò la BMW da qualche parte a Modena e te la farò ritrovare: di questo puoi stare tranquillo, te la riporterò fra poco. Non andrò neppure al giornale, perché mi sono licenziata e non ci tornerò più.


Questi ultimi giorni mi hanno confortato sulla mia decisione.

Non abbiamo più niente da dirci: sarebbe tutto inutile.


Dopo quello che mi hai costretto a sopportare, non voglio più avere niente a che fare con te. Non perdonerò mai neppure a me stessa di non aver avuto prima la forza di ribellarmi.

 

Questo vale anche per tutte le varie situazioni in cui mi hai coinvolto in tutti questi anni. Ma per gli affari, stai tranquillo, comunque non dirò niente a nessuno, non ti ricatterò, non ti preoccupare...Non ne voglio più sapere e basta!

 

Ma questo vale soprattutto per l’intervento, come lo hai chiamato tu... E come potrei perdonare te, se non riuscirò mai a perdonare nemmeno me stessa? Come potremmo continuare? Così, come se nulla fosse accaduto?!? No, è impossibile...

E’ finita, Gianni! Non ti devo nessuna altra spiegazione...Forse è finita, perché doveva finire...Così e basta!

Ti ho amato, questo sì. lo ti ho amato davvero. Ma adesso oramai tutto questo appartiene al passato, e niente altro potrà cambiare la mia decisione.

Addio per sempre.

Loredana