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“Io gestisco locali notturni da tanto tempo...Ormai ‘sti locali notturni non tirano più...Li dobbiamo cambiare...Li dobbiamo trasformare...Ci metteremo dentro telefoni rossi, videochat, internet e quant’altro...E ci sarà un apposito programma multimediale....”
Dovrei decidermi, ma non so che fare. E’ inutile anche che ci pensi adesso, tanto non risolverei nulla. Sano confusa e incerta sul da farsi. Però non posso certo continuare cosi. Dovrei capire che cosa è successo e, soprattutto, che cosa io vorrei che succedesse. Mah, pensiamoci un po’, intanto che sto per andare a Milano con l’intercity e ci arriverò tra poco...
Forse dovrei prima pensare al nuovo lavoro, se e quando accettarlo....Però, vero, aveva ragione, se pensi, non sei felice...Ma...Sfrecciano gli alberi, le campagne, le strade e le case; rimbomba come un tuono terrificante l’incrocio sui binari paralleli con un altro convoglio. Ondeggiano i vagoni per effetto della velocità elevata, ondeggiano come le mie considerazioni per effetto della difficoltà accertata...
Con Gino non me la sento, non me la sento...Non so perché e mi dispiace che sia così, cioè, lui. Se fosse successo, anzi, non fosse successo quest’estate e tutto fosse andato come pareva fra noi, probabilmente, allora, non ci sarebbero stati raffreddamenti, ripensamenti, voglio dire, magari, piano piano, che ne so, ci poteva pure stare...Così…Invece...
Io l’ho amato per davvero, questo sì, è stato importantissimo, in un momento particolare della mia vita, anzi, probabilmente lo amo ancora...Ma il periodo che abbiamo trascorso lontani e divisi mi ha irrimediabilmente allontanato da lui. Mi ha fatto pensare e quando si pensa non si è più felici, giusto?
E poi: questa storia dei villaggio turistico, francamente io non la reggo proprio...Quello che per lui è prioritario, per me è impossibile...Poi magari mi farebbe annoiare...Poi certo è geloso...Ha già un figlio...Ed è non di uno, ma di sette, otto anni più grande di me...Ma, ecco, non riesco proprio a immaginarmi in campagna, a fare da balia ai turisti d’estate e sola sola l’inverno in no sperduto paesino del Sud...Non mi sembra ancora giunto il momento di ritirarmi a vita privata, ecco tutto...O da sostenere un unico rapporto che tutto include...
Devo ancora fare tante cose...Voglio bruciare tutta una serie di esperienze, di fretta, prima che sia troppo tardi e non possa poi più farlo...Voglio accumulare capitali di possibilità, tutto e subito...Non più per me il minimo indispensabile, ma il massimo superfluo...In proprio e per conto mio e di nessun altro....
Neppure più con Gianni. Lo amo ancora, cioè, non lo so...A volte lo odio, con tutte le mie forze...A volte io amo, con tutte le mie energie, perché sento tutti questi anni e tutte le cose che ci hanno legato e che ci legano ancora, e non so come sia possibile e me ne rammarico, del fatto che amo pure Gino al tempo stesso, anche se in modi e tempi assai diversi e come sia possibile, amare contemporaneamente due persone, proprio non saprei. Sono il passato che non vuole scomparire e il futuro che non vuole manifestarsi...Già, ma allora che faccio? Cioè, a Gino, piano piano lo farò capire...O, meglio, lo capirà da solo, spero e quando partirà per tornarsene al Sud tutto finirà da sé, inevitabilmente...
A Gianni, lo dirò di persona...O, meglio, sono talmente sicura che tanto non cambierà mai, che mi basterà fargli notare fra un po’ tutti i suoi comportamenti, che, ci giuro, saranno uguali a quelli di sempre...Comunque, starò a vedere...Tanto, fino a che io non sia sicura del mio nuovo lavoro...
Ecco, oggi devo tornarmene con una decisione di massima almeno per il lavoro...Oggi devo prendere l’iniziativa, essere sicura...Fra poco devo darmi da fare con il Capo...Ma sì, questo è davvero importante...Tanto fra poco è Natale, io e mia sorella ce ne andiamo da sole con le bambine in montagna, senza che neppure Giorgio, che lavora al giornale anche durante le feste, possa venire a rompere e fare schifezze...Torniamo dopo la Befana...Il tempo di organizzarmi e iniziare il nuovo lavoro, che devo riuscire a prendere adesso...Uffa, che sempre lavoro è...
Comunque sia, non ho più voglia di legami impegnativi e condizionanti...Me ne voglio stare per conto mio e potermi permettere tutto...Sì, non mi metterò con nessuno dei due!
Starò da sola e sfrutterò al massimo nei prossimi mesi tutte le situazioni che mi capiteranno: ne approfitterò avidamente. Sarà per me una rivincita. E chissà quante persone nuove, valide, interessanti conoscerò col nuovo lavoro...Poi, quando mi sarò sistemata e sarò ricca, di soldi e di esperienze, potrò ridecidere di tutto, a seconda di quello che nel frattempo sarà successo. Così, bene...Voglio fare così, voglio decidere io, posso decidere io e farò quello che voglio...
-Gegè Pitosforo, un nome, una garanzia, non sbaglia mai! Se le dico che sono convinto, convintissimo, che lei riuscirà benissimo, ci deve credere...Glielo dice Gegè Pitosforo, un nome, una garanzia!
Certo che per lei è una bella opportunità...Non se la lasci sfuggire, mi creda...Fa per lei...E’ connaturata al suo carattere e al suo modo di essere...Penso che si sia trattato di un bel colpo di fortuna...
Cercavamo semplicemente referenti nelle varie zone...Invece, ora per lei, in pratica, la possibilità di decidere per tutta la sede di Milano...La mia Debora le farà visitare i locali, la seguirà per i primi mesi, le farà fare le opportune conoscenze e presentazioni, le darà tutta l’ assistenza logistica di cui ha bisogno, qui a Milano, fermo restando che dovrà essere disponibile quando serve, ma potrà tranquillamente rimanere dove abita adesso, come residenza, dico, ah? a casa di sua sorella, ok, per le bambine, certo, certo, ci potrà tornare e rimanerci, come e quando meglio sarà possibile, ma per i giorni in cui rimane a Milano, le metteremo noi a disposizione dei locali, ci penserà Debora, tranquilla, e penserà pure a tutto il resto, vettovaglie, vestiti e quant’altro, non si preoccupi, la metterà perfettamente a suo agio, per cominciare al meglio, in quel po’ che abbiamo già avviato e da cui si svilupperà tutto in grande...
Ma non sto nemmeno a spiegarle adesso ne dettagli di che cosa si tratta...
Ma sì, vedrà, l’idea è mia e funziona, funziona...Gegè Pitosforo, un nome, una garanzia! Io gestisco locali notturni da tanto tempo...Ormai ‘sti locali notturni non tirano più...Li dobbiamo cambiare...Li dobbiamo trasformare...Ci metteremo dentro telefoni rossi, videochat, internet e quant’altro...E ci sarà un apposito programma multimediale....Così i contatti avverranno in tempo reale fra gli avventori dei miei locali e la centrale operativa dell’intero sistema multimediale...La centrale che sarà diretta da lei...Risponderà al telefono, risponderà alle chat - line private, apparirà in video, farà da tramite fra le decine e decine di ragazze che abbiamo collegate nei vari quartieri e nelle varie città intorno a Milano, fino a Piacenza, e gli avventori dei locali, con i quali parlerà, sarà lei la nostra voce e il nostro volto, per indirizzarli alle migliori destinazioni possibili, farà da tramite, mica dovrà incontrare nessuno, lei, lei, a meno che non lo voglia, ma questo non ci riguarda, no, dico, anzi è meglio che non lo faccia proprio, cioè, il suo lavoro è un altro, è da dirigente, non da manovalanza, non so se mi spiego, insomma, sentirà chi entra nel sistema dai locali notturni e li guiderà in maniera virtuale fino alla destinazione reale migliore, di cui avrà tutta la mappa, con le varie possibilità che si presentano e i vari programmi che esse offrono, non so se riesco a rendere l’idea, e sarà lei a guidare e a fare coraggio e voglia ai clienti verso le destinazioni migliori, migliori, dico, per loro, ma migliori, voglio dire, soprattutto per noi, per il sistema intero...
Lei è la persona giusta, quella che ci mancava...Non una delle solite ragazze, e neanche una delle tante ragazzine delle nuove leve...Italiana, esperta, con classe, fascino, abituata ai contatti umani di alto livello, con il gusto e l’inclinazione per certe cose, fantasia, spregiudicata quanto basta, guardi che fra le tante e tante che abbiamo prese come referenti del sistema, che se ne staranno a casa loro, nella loro stanza, dove poi riceveranno le visite guidate, o parleranno, o si mostreranno, secondo le inclinazioni e i desideri dei clienti, ne cercavamo una, una sola, capace di guidare l’intero sistema, come ho già detto, non mi sbaglio, non mi sbaglio, lei è spregiudicata, sarà anche bravissima a tenere l’aspetto economico dell’intero sistema, poi capirà meglio, cioè quanto e come far pagare, ma ci sarà tempo per stabilire bene tutto quanto, ora se ne stia tranquilla, ci vediamo dopo le feste, ma certo che il posto è suo, l’abbiamo già scelta, abbiamo le sue schede nella selezione, abbiamo i test che le abbiamo fatto, poi, scusi, eh, abbiamo la mia decisone finale, convinta, motivata, motivatissima, ehhh, abbiamo la sua bellezza sconvolgente, ahhh, e se lo dice Gegè Pitosforo, un nome, una garanzia, per certe cose, ahhh, può stare tranquilla, giusto il tempo di ambientarsi, di capire, farà benissimo, certo, una bella opportunità per lei, di cui davvero mi può essere riconoscente, certo, ne sono sicuro, ahhh, ahhh, certo, lo vede che ci intendiamo già a meraviglia, a meraviglia, lei ha capito già tutto, Gegè Pitosforo, un nome, una garanzia, sarà il suo Capo e sarà tante altre cose ancora, tutto quello che lei vorrà, ma quando e se vorrà lei, perché sarà lei a capo davvero di tutto il sistema, dopo le feste cominciamo già a organizzare il tutto, intanto adesso possiamo cominciare a conoscerci meglio, ma tanto andrà tutto benissimo, andrà tutto, tutto, tutto, una meraviglia...Ahhh...Ahhh...Ahhhhh…
Dovrei decidermi, ora che ho deciso che fare. Ora che posso, visto, che posso? Sono io che decido. Questa, la cosa più importante, intanto è già andata, a meraviglia...Già, proprio a meraviglia...Ed era questa la cosa davvero importante...Ora devo soltanto regolarmi di conseguenza...Come ho già deciso di fare...Come avevo deciso venendo qui...E ora che sto tornando, ho già deciso tutto...
-Ciao, Gino!
-Ciao,
Loredana, come stai?
-Bene! E tu?
-Bene...Cioè, male...Lasciamo perdere...
-Dai, Gino, che c’è?
-Volevo sentirti...Aspettavo che mi telefonassi...Tutti questi giorni... Tanto
se ti chiamo io o non rispondi, o non sei raggiungibile, o non puoi parlare...Così,
devo vivere aspettando che mi chiami tu...Ogni tanto...
-Gino, ho lavorato...Poi, il nuovo lavoro da organizzare...Dopo la Befana,
inizierò questa nuova attività, vedremo come andrà...E la tua iniziativa?
-Ecco...Il tempo stringe e mi sembra che sia ancora tutto in alto mare,
nonostante le assicurazioni di Cosimino, l’ultima volta che ci sentimmo...Cioè,
per quanto mi riguarda...Cioè, per quanto riguarda te...Dovresti deciderti...lo
non posso stare così ad spettarti...E perché tu possa deciderti, c’è bisogno che
sappia come stanno effettivamente le cose in tutto il loro completo sviluppo,
presente e futuro, al di là di quanto io ti abbia detto, molto per sommi capi,
appena un accenno...
-Ma io ho già capito...
-Dovrei parlarti...Ma vorrei farlo da vicino, per poterti spiegare bene quanto è
importante...Perché poi anche la dimensione economica è importante e magari
finisce con l’essere decisiva...E io posso fare bene anche in questo...Credimi...
-Ma sì, ma che c’entra...?
-C’entra, c’entra...Comunque, volevo venire da te...
-Quando?
-Adesso!
-Adesso che sto partendo? Ti telefonavo giusto per farti gli auguri...
-Stai partendo? E dove vai?
-Ai Camaldoli!
-Al Camaldoli a Napoli?
-Ma quale Napoli? Che c’entra Napoli?
-E che ne so io...
-Al monastero dei Camaldoli, qui...Cioè, qui...Sull’Appennino della Romagna,
dopo Cesena, verso già la Toscana e la provincia di Arezzo...
-Al monastero?
-Sì...E’ vero! Non la sapevi, questa cosa...Non te I’ avevo mai detta...
-Credo che tu non mi abbia detto molte cose, Loredana...
-Smettila! Me ne è mancata l’occasione...Allora: mia sorella è fissata per i
monaci e passa al monastero quasi tutte le festività, sia quelle invernali, sia
quelle estive, a parte pochi giorni di mare ad agosto...Cucina, impara a
coltivare le piante...Le bambine leggono, cantano, suonano...Una cosa
bellissima...
Anche a me fa piacere accompagnarle...Ci sono andata tante
volte...E’ un posto interessantissimo, sembra il Medioevo...lo non sono una
fanatica come lei, che è ormai una specie di aggregata...Ma mi piace...E poi ci
sono tanti che vanno dai monaci...Ormai ò diventata una specie di moda....Come
un hotel di lusso, anche se particolare...Perché sì fa la vita del monastero...
-E quanto ci starai?
-Tutte le festività, te l’ho detto, fino a dopo la Befana...Ti volevo già fare
gli auguri, nel caso poi non sia possibile...
-Come?
-Ci vedremo dopo le feste. E parleremo di tutto, anzi, vedremo che cosa dobbiamo
fare, te lo prometto... Gino, io mi devo risolvere le mie cose. Devo
risolvermele per fatti miei e tu non puoi farci nulla...Ma non ci vorrà molto...Dammi
tempo e dopo potrò decidere con te...Stai tranquillo...Adesso pensa solo a
passare buone feste...Serene e tranquille, come credo saranno le mie....E
comunque tutto questo non c’entra con le vacanze di Natale ai Camaldoli...Di
Natale e di Capodanno...Auguri, Gino!
-Come?
-Non ti fanno mica tenere i cellulari, là! E poi, anche a portarseli, non
prendono...Comunque ci sentiamo, in qualche modo, dai!
-Eh, sì..
-Gino, che c’è?
-Eh, sì...
-Gino, guarda che ti ho detto la verità…Mi devi credere...Gianni è all’ estero,
per i suoi affari, al solito…Io passo le feste con mia sorella e con le
bambine…In un monastero isolato fra i monti....E’ così...Non viene nemmeno mio
cognato...Siamo solo noi quattro...E i monaci...
-Eh..
-Gino...C’è una specie di bar ristorante, poco lontano dal monastero...Fra le
ville e le baite, più sotto...Se funzionerà il telefono di quel locale e se la
neve mi permetterà dì andarci, ti chiamerò ancora...lo almeno ci proverò, te lo
prometto...
-Si! Si!
-Tu che fai a Natale?
-Sì!
-Stai con tuo figlio?
-Sì!
-Vedi Cosimino?
-Sì!
-Viene lui, vero? Mi sembra di ricordare...
-Sì!
-Beh, se non ci sentiamo, auguri...Buon Natale e buon anno nuovo!
-Sì!
-Gino, dai…Quando ritornerò, ci vedremo al più presto, te lo prometto...
-Sì! Si!
-Auguri! E stammi bene...!
-Sì!
-Gino, non posso fare altro, adesso...Mi riposo...Sto con loro...E’ così,
tutti gli anni...Quest’anno però non penso a nulla, come mi hai insegnato
tu, d’accordo?
-Sì…
-Ciao, Loredana, con chi parlavi prima?
-Con mia sorella...Stiamo organizzando la partenza...
-Il solito soggiorno ai Camaldoli, vero?
-Il solito...In mancanza di meglio...E tu, dove sei? Quando torni?
-In Russia...Cioè, più vicino, quasi in Russia...E sto qui, fra un posto e
l’altro, fino ai primi di gennaio...
-Il solito soggiorno...
-No, Loredana, ti prego, non cominciare..! Ti spiegherò tutto..!
Ti
racconterò tutto...’Stavolta è diverso..! E avrei bisogno di parlarti
urgentemente...
-Eccomi, sono qua... Parliamone…
-No, non per telefono...
-E come, allora?
-Torno apposta appena posso, per la Befana ci sei?
-Sì, sì, torneremo a casa, per quel giorno, io e mia sorella...Le bambine
devono riprendere la scuola...Sicuro...
-E tu non devi lavorare?
-Mi sono licenziata, al giornale...’Stavolta definitivamente...
-Sarà la terza o la quarta volta...
-No, ‘stavolta davvero...A gennaio inizierò un nuovo lavoro...
-Bene, mi fa piacere...Se sei contenta tu, sono contento anch’io...Mi
dirai…Se vorrai dirmelo...
-Gianni, che cosa è tutta questa improvvisa bontà...
-E’ Natale, no?
-Gianni...
-Beh, sono cambiato, no? Te l’ho detto che cambiavo...
-Gianni...
-Loredana, ho bisogno di te! E’ successo un guaio...Ma facciamo
in tempo
a sistemare tutto...Se tu vuoi...Mi aiuti, eh? E’ vero che mi aiuti, no?
Solamente tu puoi aiutarmi...
-Ah, ecco...
-No, dai, ‘stavolta ho bisogno davvero di te...Comunque te ne sarò
riconoscente... Deciderai tu come e quando...Quello che deciderai tu,
sarà ben fatto...Ma tu aiutami, ti prego..!
-Ma sì, vedrò cosa posso fare...Parliamone pure…
-Beh, ci contavo...Guarda che ci conto, eh?
-Ti ho già detto che se posso ti aiuto...
-Puoi...
-E allora ti aiuto, tranquillo...
-Grazie! Grazie! Grazie! Ci vediamo da tua sorella per il sette, allora...
Vuole chiedermi un favore grosso. ‘Stavolta non deve essere una delle solite cazzate che m’ha fatto fare in passato, deve trattarsi di qualcosa di molto importante per lui, se si è umiliato a chiedermi per favore e per piacere, sembrava un altro, e sono nelle tue mani, ti prego...Ma sì, magari Io farò davvero, quello che mi chiederà...Se davvero posso...Ma a una precisa condizione...Che mi lascia stare...D’ora in poi, che mi lasci stare davvero...Mi faccia vivere finalmente la mia vita...Non la sua...Ci sentiremo, ci terremo in contatto, non si sa mai, ci mancherebbe altro...Ma lui per conto suo... E io per conto mio...Questa, la condizione...L’accetterà, l’accetterà...Magari penserà che voglia chiedergli di sposarlo...Ma quale sposarlo? E chi ci pensa più? Non sono bastati tutti questi anni? Un’altra vita, adesso, diversa, mia, perché sarò io, finalmente, a deciderla...
-Ciao, Ginetto, con chi parlavi prima?
-Toh, Cosimino, in medias res…
-Già, dimenticavo, certe domande è meglio non farle...
-Ma come stai?
-Bene! Bene! Tutto procede...E tu?
-Mah, così...
-Pure questa era una domanda che non dovevo fare...
-Già...
-Senti, lasciamo perdere...
-Lasciamo perdere...E poi è Natale...
-Fra due giorni è Natale, non va bene, non va male...
-E quando vieni qui...
-Come dicemmo, no? Ai primi di gennaio...Anzi, verso metà gennaio,
perché mi sono organizzato e non ce la faccio prima...Ma risolviamo
tutto entro la fine di gennaio al massimo...
-lo qua sto...
-Ci fumiamo intanto il calumet della pace?
-Ce lo siamo già fumato...
-Chiamami, se hai bisogno, nei prossimi giorni...E pure se non hai
bisogno...Perché non te ne vieni qua...
-Starò un po’ di più con mio figlio...E ho anch’io tante commissioni da
sbrigare per conto mio...
-Auguri...
-Anche a te...Ci sentiamo presto, allora...Ci sentiamo e ci vediamo presto...
Piacenza, 14 gennaio.
Io sottoscritta Loredana Ferrari, nel pieno possesso delle mie facoltà fisiche e mentali, dichiaro quanto segue e lo affido in busta chiusa a mio cognato, dal momento che mia sorella è in non buone condizioni di salute psichica e non vorrei darle ulteriori motivi di apprensione.
A lui soltanto dunque affido anche la raccomandazione di divulgarlo se nel prossimo futuro mi dovesse succedere qualcosa di violento, come sparizione, o incidente; di confermarne il contenuto, o, nel caso, anche soltanto confermarne l’esistenza, qualora ciò gli fosse a qualunque titolo richiesto.
Ecco di che cosa si
tratta.
La magistratura di Modena e quella di Reggio stanno indagando sui traffici
gestiti dalla così detta “mafia dell’ est”, in seguito a dichiarazioni rese dal
pentiti di piccolo conto arrestati in precedenza.
Nel corso delle indagini è stato accertato che per anni e anni gli esponenti ora
indagati, dei quali non conosco i nomi, sono stati tramite di affari di
import-export con società italiane appositamente costituite, che realizzavano
così ingenti profitti commerciando con i paesi dell’ est europeo, in particolare
quelli del vecchio blocco dell’ ex Unione Sovietica.
Secondo abitudine consolidata dal tempo, quote dei profitti finivano
direttamente nelle tasche dei malavitosi, sia quelli dell’ est, sia quelli
italiani, mentre la quota più consistente dei ricavati dagli affari intrapresi
serviva a finanziare coperture politiche con appositi versamenti ai vari
rappresentanti locali, ovviamente in nero.
A mia insaputa, infatti, nella contabilità ufficiale delle società italiane di
import — export i finanziamenti occulti politici venivano invece registrati come
accreditati ad altre società di servizi ed enti benefici, tutti fantasma, in
realtà non esistenti, e tutti intestati a mio nome.
Io ho scoperto tutto
questo soltanto da pochi giorni direttamente dalla voce di Gianni Perego, mio ex
fidanzato e mio ex convivente, il vero cervello di tutte le operazioni sopra
descritte, il quale me ne ha parlato, ripeto, per la prima volta, chiedendomi di
“coprire” tutte le attività in questione, in presenza dell’indagine in corso
della magistratura, al fine di impedire che emerga la verità.
In pratica, assistita da un legale, dovrei recarmi da un magistrato, sempre da
lui indicatomi, al quale dovrei confermare il tutto, cioè tutta l’impostazione
fasulla, con una documentazione di comodo, del tutto falsa, di modo che
l’inchiesta sulla mafia dell’ Est si fermi ai criminali stranieri, senza
minimamente colpire, o scoprire, i finanziamenti politici illeciti.
Il mio rapporto sentimentale con Gianni Perego era oramai esaurito.
Io ho
accettato di fare quanto da lui richiestomi, non perché stia con lui, né per
soldi( ho rifiutato l’offerta fattami) e nemmeno per paura di essere mio
malgrado invischiata in qualcosa cui, come detto, sono completamente estranea,
ma perché ho avuto la promessa che sia da un punto di vista burocratico, sia da
un punto di vista affettivo, sarò d’ora in poi lasciata completamente libera da
Gianni Perego stesso.
Con lui, infatti, non intendo più avere niente a che fare: quanto prima,
infatti, mi trasferirò a Milano, dove intendo intraprendere una nuova attività
lavorativa e una nuova vita.
Questo è tutto.
In
fede
Loredana Ferrari
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