Grazie Chivasso!!

C’è una sensazione su questa terra degli esseri umani che trovo esaltante, una fetta di piacere puro, una sensazione che non conoscevo e che adesso non cambierei con niente di ciò che appartiene al Cielo. E’ quando, chissà da che, ti ritrovi protagonista, assoluto, come avere un’altra vita, quando si apre il sipario, si accendono le luci che ti entrano negli occhi e non vedi niente altro davanti a te, se non il buio, ma sai che non c’è vuoto, ci sono persone, là, che stanno a guardarti, a sentirti e quel silenzio tu devi riempire, creando motivi e personaggi, per loro, che stanno lì, per loro soltanto.

A differenza degli altri mezzi di comunicazione e di espressione artistica, di tutti gli altri mezzi, infatti, soltanto a teatro succede questo miracolo: che essi, gli spettatori, attivi e non passivi, creano insieme a te che stai sul palco; e, ancora, che ogni volta è diversa da tutte le altre, perché ogni volta, per un piglio differente, per i toni, le atmosfere, i luoghi, le circostanze, insomma per tutto, ogni volta non è mai uguale alle precedenti: è sempre un’esperienza unica.

E’ questa la magia del Teatro, che lo rende unico, irripetibile e in questo sta il suo fascino particolare, particolarissimo.

Nell’ambito del bel festival internazionale di letteratura, “I luoghi delle parole”, giunto alla sua sesta edizione, a Chivasso e nei comuni limitrofi, Filippo Tommaso Martinetti ha combattuto ancora e per due volte, in quest’anno centenario della pubblicazione del suo manifesto, che, appunto, in questo modo ho creduto di celebrare, ma soprattutto di raccontare e attualizzare.

Venerdì 23 ottobre, nella splendida cornice del Teatrino Civico di Chivasso, magnificamente restaurato, una bomboniera, per due volte nella stessa mattinata è andato in scena la mia performance teatrale “Voglio combattere ancora!”, con l’attrice Sandra Maggio, che al solito magnificamente ha interpretato vari brani poetici e testi futuristi. C’erano i ragazzi delle superiori, in platea, tutte e due le volte, accompagnati dai loro insegnanti, che, fra l’altro, li avevano preventivamente preparati, con apposite lezioni sul tema e questa circostanza, inedita, è stato uno stimolo in più a far bene, prevedendo fra l’altro una versione dello spettacolo più “raccontata” e più “divulgativa”, il che, se è andato a scapito dell’elemento propriamente scenico, voglio dire spettacolare, certamente però ha giovato all’utilità della mattinata.

Grazie a questi ragazzi, che hanno seguito numerosi, attenti e partecipi, anche fin troppo partecipi, le due rappresentazioni. Grazie ai loro insegnanti, anche per le critiche che ci hanno espresso alla fine e di cui faremo tesoro. Grazie in particolare ad Alessandro Germani, vicesindaco ed assessore alla cultura della Città di Chivasso, che ci ha voluti nella rassegna, con la sua straordinaria sensibilità nei confronti delle proposte originali e culturalmente creative, con la sua conclamata e meritoria concezione, fra l’altro propriamente questa sì futuristica, della cultura che va sul territorio, se non altro a proporre e seminare suggestioni. Grazie a tutti gli ideatori, gli organizzatori, gli addetti e i tecnici della rassegna “I luoghi delle parole”. E’ stata una bella mattinata, di cui porteremo traccia nel cuore.